NATURA E ARTIFICIO
by Fiorella Rabellino
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Architetto libero professionista, vivo e lavoro a Torino.
La laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino (1990) con una tesi sul tema: La fabbrica del Valentino tra Cinquecento e Seicento. Fonti, documenti, ipotesi (Relatore prof. V. Comoli Mandracci, Corelatore dott. C. Roggero Bardelli) è già segno di uno spiccato interesse per gli aspetti storici dell'architettura (ricerca, restauro, conservazione) temi approfonditi e confermati con la successiva tesi di Dottorato.
La progettazione architettonica pone radici e si nutre di questa impostazione "storica" risultando in una particolare attenzione al rapporto tra nuovo e costruito, e ad un inserimento creativo che rispetti e valorizzi le preesistenze.
(1990: abilitazione all'esercizio della professione; 1995: iscrizione all'Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, matricola n. 3675).
Dal 1990 lavoro in proprio e in collaborazione con lo Studio di Architettura Restagno occupandomi di progettazione e ristrutturazione di edifici prevalentemente residenziali, combinando l'aspetto estetico e funzionale dell’architettura con le esigenze del risparmio energetico e dell'uso di nuove tecnologie e materiali.
Sede: corso Pascoli 9, 10134 Torino.
tel. fisso: 011 3199649
mail: fiorella.rabellino@gmail.com
La mia passione per la fotografia ha inizio a 18 anni, utilizzando la vecchia "Silette" di mio padre, e si sviluppa, durante gli anni dell'università, con l'interesse per la fotografia di architettura, funzionale ai miei studi.
Nel corso del tempo però la fotografia assume per me un significato più ampio, come mezzo di espressione creativa e ricerca di una visione personale della realtà che mi circonda.
Anche il passaggio dall'analogico al digitale ha contribuito a una trasformazione del mio "modo di guardare" questa realtà.
L'enorme flusso di immagini che grazie al digitale e al web oggi invade continuamente la vita di ognuno mi ha spinta verso soggetti diversi, nella ricerca di qualcosa che non sia già stato visto, e fotografato, da tutti gli altri, che in qualche modo solo il mio occhio possa mostrare.
Quindi il dettaglio minuto che assume un significato se "estratto" dal suo contesto globale, o il soggetto che rappresenta una realtà non esteticamente bella di per sè ma degna di nota per l'occhio che la guarda, o, ancora, la sperimentazione di alterazioni della visione reale, sempre ottenute in fase di ripresa e non di postproduzione, come i mossi, gli sfocati, le deformazioni dei riflessi e della sovrapposizione di piani.
All'attività di architetto affianco, dal 1990 al 2010, quella di didattica e di ricerca storica presso la Facoltà di Architettura di Torino.
In particolare mi specializzo nell'ambito della storia dei giardini e del paesaggio, collaborando con diversi docenti della Facoltà (arch. Vera Comoli Mnadracci, arch. Vittorio Defabiani, arch. Guido Laganà) con contributi ai corsi di Storia del Paesaggio e del Giardino e al Laboratorio di Progettazione Architettonica II.
Nel 1994 conseguo il Dottorato di Ricerca in "Storia, analisi e valutazione dei beni architettonici e ambientali" con la tesi: "Loisir sovrano e cultura di corte nella magnificenza dei giardini tra Cinquecento e Settecento. Il 'Giardino di Sua Altezza' nel Palazzo Reale di Torino".
Il tema del paesaggio si conferma centrale nel triennio 1995-97 con l'assegnazione di una borsa di studio postdottorato presso il Dipartimento Casa-Città sul tema "Analisi storica e individuazione dei caratteri del paesaggio da Torino al Moncenisio" e negli anni successivi con la collaborazione e gli incarichi di consulenza e di ricerca con il Dipartimento Casa-Città e con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali del Piemonte.
Ho pubblicato diversi saggi e scritti sul tema del giardino storico e del paesaggio.
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