NATURA E ARTIFICIO
by Fiorella Rabellino
piccoli saggi sulla storia dei
GIARDINI
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GIARDINI
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E' il progettista di giardini André Le Nôtre a rappresentare l'apice dell'arte dei giardni francesi, portandone alla massima espressione i principi. Si forma come giardiniere, ma anche come pittore, disegnatore, conosce le leggi della geometria e dell'ottica. E' una nuova figura di 'jardinier' che si impone con una nuova professionalità. La sua prima realizzazione paesistica su grande scala è Vaux-le-Vicomte che, mentre attira sul sovrintendente Fouquet i sospetti del Re Sole, ne attira su Le Nôtre l'attenzione e l'ammirazione, al punto da affidargli la progettazione dell'immenso parco della nuova reggia di Versailles. Quella di Versailles è a tutti gli effetti un'operazione politica, volta ad attirare le potenti famiglie aristocratiche sotto il controllo del sovrano, in una nuova capitale caratterizzata dallo sfarzo della vita di corte. Il parco diventa una parte predominante del complesso: il paesaggio, completamente rimodellato, è simbolo concreto del potere infinito del Re Sole. Le Nôtre diventa controllore generale del progetto territoriale, e coordina gli apporti di tutti gli altri artisti. Il castello di caccia preesistente, proprietà di Luigi XIII dal 1632, occupava una piccola altura davanti ad una conca paludosa: la scommessa del potere reale è di trasformare proprio questo luogo, decisamente inadatto, significativo unicamente per motivi dinastici, in un parco magnifico. L'impresa viene portata a termine attraverso diverse campagne di costruzione, a partire dal 1662 e per i successivi trent'anni, ma nel 1682 la Corte viene già trasferita da Parigi a Versailles. Lo spettacolo architettonico comincia dalla strada proveniente da Parigi, dove nasce un asse rettilineo lungo circa 9 km. Il primo tratto, di 1,8 km, sale alla quota del castello, che si presenta come uno sbarramento di un fronte di quasi 500 m. L'asse prosegue al di là del palazzo, in direzione nord-ovest, in discesa fino al Grand Canal a forma di croce che occupa il fondo della valle. Subito dopo lo sguardo si arresta su una collinetta (a 3 km di distanza dal castello) da cui parte la raggiera di strade tagliate nei boschi, eredità della consuetudine di tagliare le foreste con le rotte di caccia. Un viale diagonale di 4,5 km collega questo punto al castello di Marly. Lo spazio accessibile alla vista è progettato in modo completamente controllato in tutte le direzioni giocando sulle due soglie della visione in rilievo (300 m) e piatta (3000 m). L'illusione compensa i difetti della realtà, anche quando si rende necessario nascondere l'insufficienza delle risorse, come per esempio la scarsezza d'acqua, mai risolta, con una sequenza di attivazione delle fontane subordinate al percorso del re e manovrate mirabilmente da un esercito di fontanieri. Nel 1690 Luigi XIV compone il libretto: Manière de montrer les jardins de Versailles, nel quale è il Re in persona a stabilire la coreografia della visita al suo parco. Il percorso tocca, in successione, il Parterre d'eaux, nella zona più prossima al castello, che fa dell'effetto specchio uno spettacolo di moltiplicazione dell'architettura. Segue un'incalzante alternanza di assi grandiosi, specchi d'acqua, prospettive all'infinito, boschi che racchiudono segreti e mondi fantastici. Fontane e statue con rappresentazioni mitologiche delle quattro stagioni segnano gli snodi dei viali che si incrociano nelle étoiles. Domina su tutti l'asse centrale, che si distende in direzione Est-Ovest emblema del percorso del sole che nasce ad Est, segnato dal bacino di Latona, ed è idealmente unito attraverso il grande Tapis vert al bacino di Apollo, che guida al riposo il Carro del Sole e in cui l'astro si specchia al tramonto, in una perfetta metafora di culto del potere assoluto. Da qui parte ancora il Grand Canal, che sfocia dopo 1670 metri di lunghezza in un ultimo bacino, dalla forma ottagonale, luogo di feste sull'acqua, caroselli teatrali e spettacoli pirotecnici in cui il protagonista principale è sempre il potere, incarnato da Luigi XIV nel suo roboante costume di Re Sole.
Bassin du Nord (18)
Bassin du Nord (18)
Bassin du Nord (18)
Parterre du Nord (18)
Parterre du Nord (18)
Parterre du Nord (18)
Parterre du Nord (18)
Fontaine de la Pyramide (12)
Allée des Marmousets (12)
Parterre du Nord (12)
Bassin du Dragon (10)
Bassin du Dragon (10)
Bassin de Latone (2)
Bassin de Latone (2)
Bassin d'Apolllon (1)
Bassin d'Apollon (1)
Bassin d'Apollon (1)
Bassin de Flore (6)
Bassin de l'Encelade (19)
Bassin de Bacchus (8)
Bassin de Saturne (9)
Treillage
Treillage
Treillage
La Colonnade (22)
La Colonnade (22)
La Colonnade (22)
La Colonnade (22)
La Colonnade (22)
La Colonnade (22)
Miroir d'eau
Theatre d'eau (15)
Scalinata dell'Orangerie
L'Orangerie (20)
Orangerie (20)
Bains d'Apollon
Bains d'Apollon
Bains d'Apollon
Allée
Planimetria con localizzazione fontane
VERSAILLES
Francia, 1662-1682
ANTICHITA'
Pompei
Villa Adriana
MEDIOEVO
Chiostri
CINQUECENTO
Bomarzo
Villa Lante
Villa D'Este
SEICENTO
Versailles
Caserta
SETTECENTO
Chiswick
Stowe
Rousham
Stourhead
Blenheim
OTTOCENTO
CONTEMPORANEO